Presente e futuro nelle tecnologie a raggi X e ultrasuoni

Intervista con Davide Baratto, CEO di Gilardoni, per scoprire un’azienda leader nel campo industriale, medicale e della sicurezza
Intervista di Ivan Giorgio Ramaroli
Davide Baratto
Intervista di Ivan Giorgio Ramaroli

[ Fare impresa. Intuito, competenza e coraggio ]

Gilardoni nasce nel 1947 da una coraggiosa iniziativa dell’ingegner Arturo Gilardoni. Fondata sulla qualità e dedicata all’innovazione, è un gioiello della tecnologia italiana nel mondo dei raggi X e degli ultrasuoni, fortemente radicata nel territorio ma con un respiro globale.

Con decenni di esperienza, GILARDONI propone soluzioni integrate di alta gamma, made in Italy. Qual è il processo progettuale e produttivo di un prodotto standard e di una soluzione su misura?

Gilardoni è un’azienda atipica rispetto ai concorrenti. Tra le sue specificità c’è la capacità di sviluppare competenze e know how internamente, senza delegare ad altri queste funzioni centrali. Tutto ciò che rappresenta il cuore della produzione dell’azienda è ideato, testato, prodotto tra le sue mura: dalle sorgenti dei raggi X ai trasduttori ultrasonori, dai software alla meccanica, dall’automazione all’elettronica.

Ma non solo. Gilardoni, oltre al dominio della tecnologia, ha la capacità e l’esperienza per declinare questo potenziale tecnologico nella costruzione di impianti che entrano nel mercato per rispondere alle esigenze concrete della società. Nello specifico, produzione industriale, medicina, sicurezza sono i tre ambiti strategici in cui l’azienda è leader in Italia e nel mondo.

Realizzare architetture impiantistiche dedicate e governare il “cuore” dell’impianto stesso ci consente di avere un approccio al cliente altamente customizzato.

Oggi poi che l’innovazione è in gran parte “combinazione” e “ibridazione” di tecnologie di provenienza diversa, Gilardoni può mettere pienamente a frutto il proprio DNA: la propensione “verticale” allo studio e all’ideazione di tecnologie avanzate e la propensione “orizzontale” a muoversi in ambiti diversi, contaminando esperienze, competenze, soluzioni.

In fondo la storia della società e della tecnologia moderna si potrebbe riscrivere attraverso la storia di Gilardoni.

Le soluzioni di GILARDONI vengono usate per svariati contesti e applicazioni. Come rispondete alle varie esigenze del mercato?

Il rapporto tra Gilardoni e il mercato è sempre stato di grande confronto e interazione. Si può dire che storicamente l’azienda ha sempre seguito da vicino le evoluzioni della tecnologia cercando di adattarle alle esigenze della società. E questa è stata una strategia vincente, sostenuta da una buona dose di intuito, competenza e coraggio imprenditoriale.

Fin da quando, subito dopo la guerra, Gilardoni capisce che i tubi RX possono avere un’applicazione nei reparti ortopedici degli ospedali. O quando, negli anni ’60, fa fare ai raggi X il loro ingresso nei controlli non distruttivi sui prodotti industriali. O quando intuisce che le caratteristiche dei raggi non rispondono più pienamente alle esigenze del mercato e introduce l’alternativa dell’ultrasuono. E così via. In fondo la storia della società e della tecnologia moderna si potrebbe riscrivere attraverso la storia di Gilardoni. Basti pensare alle declinazioni nel campo della sicurezza attuate nel periodo del terrorismo internazionale, oggi affidate anche alle sofisticate soluzioni dell’intelligenza artificiale.

Aggiungo una riflessione più ampia. La tecnica della tomografia a raggi X, di cui Gilardoni è leader, oggi è il metodo più efficace per controllare un “oggetto” non solo dall’esterno ma anche dall’interno: mi sembra un’ottima simbologia dell’esigenza attuale di intercettare e analizzare la complessità, cifra dei tempi contemporanei.

[ Andare oltre. Lo sguardo al futuro ]

Sostenibilità: la vostra visione e le vostre azioni concrete.

Per le aziende talvolta il tema della sostenibilità è accessorio o compensatorio: si produce cercando di rispettare gli standard di tutela ambientale e sociale, intervenendo magari in seguito al processo produttivo compensando con iniziative green gli sprechi e le perdite.

Per Gilardoni la questione è diversa: il nostro business è intrinsecamente sostenibile, non solo perché siamo relativamente poco energivori o perché abbiamo installato i pannelli fotovoltaici sui tetti dell’azienda, ma perché per noi la sostenibilità viene “da dentro”.

I raggi X non producono scarti, anzi a livello industriale li prevengono attraverso funzioni di controllo e analisi: per questo motivo, li abbiamo utilizzati sviluppando un impianto a raggi X che sostituisce il Cesio normalmente utilizzato per l’irradiazione del sangue destinato alle trasfusioni,  eliminandolo così dagli impianti ospedalieri (il Cesio è una fonte di radioattività, quindi altamente pericoloso). Anche il campo della sicurezza, in cui operiamo da leader, ha attinenza a questo tema: sistemi di sorveglianza negli ambienti quotidiani o sistemi di controllo dei bagagli e delle infrastrutture quando si viaggia, in aereo o in treno permettono di vivere sicuri, che è comunque un modo per costruire una società sostenibile. Gilardoni propone quindi una sostenibilità a tutto tondo, produttiva, ambientale, energetica e sociale.

Gettiamo semi di creatività, valorizziamo le persone, uniamo competenze: per andare oltre.

Nei vostri settori, su quali tipi di progetti ritenete strategico puntare per uno sviluppo di medio periodo?

Gilardoni da sempre progetta, sperimenta, innova. L’anno scorso siamo cresciuti del 28% e abbiamo depositato 10 brevetti. Un segno indubbio di vitalità.

Tra i nostri obiettivi c’è un’ulteriore espansione all’estero, specie negli USA e in India. La nostra azienda, orgogliosamente italiana e con l’85% di fornitori nazionali, è già presente negli aeroporti USA (unica straniera) e nelle ferrovie in Cina. Nella nostra visione non c’è l’apertura di filiali commerciali all’estero per distribuire i nostri prodotti. Questo non rientra nella nostra filosofia: la nostra storia ci ha insegnato che bisogna studiare i nuovi mercati, capirne le esigenze e rispondere in maniera efficiente e innovativa. Come sempre, miriamo a declinare qualcosa di personalizzato in un contesto specifico.

Oggi le linee di sviluppo sono principalmente quelle della tomografia industriale, con funzioni sempre più avanzate di controllo e verifica, e degli ultrasuoni, settore in cui si prospettano salti tecnologici non indifferenti. Quest’anno, per esempio, abbiamo lanciato Febus, un rivelatore a ultrasuoni integrato a un sistema informatico, gestito attraverso un tablet. È l’evoluzione di uno strumento tradizionale, che grazie a un’applicazione diventa altamente versatile e personalizzabile (comando vocale, geolocalizzazione, condivisione in tempo reale dei dati, archiviazione in cloud…). Uno strumento di altissima qualità, dall’anima antica ma rinnovato nel profondo, al passo coi tempi.

Un’ultima nota. Gilardoni guarda al futuro anche attraverso la divulgazione scientifica (GilTalks), la formazione dei giovani (Gil Institute), la ricerca (anche in collaborazione con le università), lo stimolo continuo ai dipendenti a pensare out of the box. Gettiamo semi di creatività, valorizziamo le persone, uniamo competenze: per andare oltre.

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