Soluzioni di respiro globale per l'intralogistica

[Una newco come nuova frontiera dell’intralogistica]

SacmiCassioli Intralogistics è la newco con sede a Imola dedicata all’intralogistica nel settore della ceramica. Una joint venture tra l’esperienza global di SACMI e la competenza di Cassioli nell’automazione della logistica degli impianti industriali.

Sacmi, cooperativa con sede a Imola, è un gruppo internazionale, leader mondiale nella fornitura di tecnologie avanzate per i settori ceramica, plastica, food & beverage, metalli, packaging e materiali avanzati; opera a livello globale con oltre 80 società di produzione, distribuzione e servizi, attive in 28 Paesi. Sacmi distribuisce in tutto il mondo i propri prodotti e servizi.

Cassioli è un gruppo toscano, attivo da oltre 80 anni a livello internazionale nella fornitura di soluzioni impiantistiche per la movimentazione e l’automazione industriale, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei sistemi produttivi e distributivi. Conta tre diverse sedi produttive e partner commerciali diffusi in tutto il mondo.

Che cos’è SacmiCassioli Intralogistics e quali sono le prospettive di questa nuova iniziativa?

SacmiCassioli Intralogistics nasce nell’ambito dell’intralogistica, uno snodo vitale dei processi di fabbrica: una gestione controllata e ottimizzata dei flussi di dati e materiali può infatti garantire un’elevata efficienza e buoni risultati.

Questa iniziativa copre un ambito molto ampio e diversificato, e comprende sia aspetti meccatronici, cioè l’insieme delle macchine che servono per gestire gli storage e le movimentazioni (come trasloelevatori, isole di picking, pallettizzatori automatici, robot, veicoli LGV), sia aspetti di progettazione e gestione software (WMS, Warehouse Management System, e WCS, Warehouse Control System) che sono assolutamente centrali nella progettazione di questo tipo di sistemi.

SacmiCassioli Intralogistics ha l’obiettivo di offrire – a partire dalle competenze dei due partner – una soluzione di respiro globale per la gestione dell’intralogistica in specifici settori industriali: ceramica (Tiles e sanitario), rigid packaging, materiali avanzati che operano nel settore dell’elettrificazione dell’auto e dell’energia rinnovabile.

Il progetto nasce nell’ambito industriale della ceramica, è qui infatti che abbiamo fatto i progressi maggiori, sia per le referenze già acquisite sul campo sia per la quantità di soluzioni già disponibili. Gli obiettivi di SacmiCassioli sono però più ambiziosi e la prospettiva è di aprirsi anche ad altri settori strategici.

Le premesse di questa espansione stanno nella natura delle due aziende madri: Cassioli si presta facilmente a diverse applicazioni in quanto realtà specializzata nell’intralogistica, senza specificità di settore; SACMI invece opera già anche in settori completamente diversi dalla ceramica, quindi rappresenta un concreto legame con ambiti nuovi (per esempio, il food & beverage). Va evidenziata anche la complementarità operativa delle due aziende:

SACMI è global e diversificata, Cassioli non differenzia il servizio – la filosofia della movimentazione è sempre la stessa – ma punta ad allargare i confini del proprio target confrontandosi con l’adattamento dei propri prodotti alle sempre nuove esigenze dei clienti.

In questo vero e proprio sodalizio, la dimensione di SACMI consente a Cassioli di affrontare progetti finora sovradimensionati, perché per rispondere a certe richieste bisogna avere una struttura adeguata a stare sul mercato in modo competitivo, in termini di qualità del prodotto e di tempi di realizzazione. Forti della nuova prospettiva, vogliamo quindi proporci come divisione operativa di supporto a tutti i principali business di attività di SACMI e per questo abbiamo già definito progetti operativi per estendere l’ambito di applicabilità delle soluzioni proposte, anche facendo tesoro dell’esperienza maturata in Cassioli nello stoccaggio e movimentazione merci per i più diversi settori industriali. La newco spazierà quindi in nuovi campi del mercato, nel rispetto dell’operatività delle aziende madri e con l’obiettivo di una crescita condivisa.

L’unione delle esperienze di SACMI e Cassioli ha creato un progetto completamente nuovo. In che modo i due processi progettuali si sono uniti? Com’è organizzato il nuovo processo progettuale condiviso?

La creazione della newco si basa su due capisaldi: l’eccellenza e l’affinità. I due partner che l’hanno realizzata sono leader di mercato nei rispettivi ambiti, ma si tratta anche di due aziende affini per valori e radicamento sul territorio. Per questo l’interlocuzione è stata estremamente rapida ed efficace, e ha portato in pochi mesi alla costituzione della newco.

C’è poi anche una ragione più specifica. Noi di Cassioli venivamo da esperienze di successo sul campo, con la nostra divisione dedicata all’intralogistica per la ceramica, mentre SACMI – leader mondiale nel campo delle tecnologie per la ceramica – aveva l’esigenza precisa di completare l’offerta sul segmento dell’intralogistica, un ambito certamente strategico ma ancora estremamente variegato in quanto a soluzioni realizzative. Quello tra le due realtà industriali è stato quindi un incontro fecondo all’insegna della complementarità.

Questo connubio ha anche a che fare con una peculiarità dell’intralogistica: non esiste “la” soluzione ma un approccio e un metodo di lavoro che parte dalla virtualizzazione-simulazione di tutto ciò che avviene dopo il fine linea e arriva alla progettazione ottimizzata delle macchine, sino alla descrizione e realizzazione delle procedure informatiche e dei software di controllo. Questo è quello che facciamo in SacmiCassioli e, per essere efficaci nell’approccio, è importante disporre di un team dedicato con competenze trasversali, dall’impiantistica alla logistica, al software. Concretamente, si è costituita un’équipe di lavoro composta da dipendenti selezionati delle due aziende, che si è insediata in una nuova realtà lavorativa nei pressi di Imola. La scelta logistica è stata ovviamente dettata dalla tradizionale centralità dell’Imolese nei distretti industriali della ceramica italiana.

Il nostro obiettivo è proporci al mercato come interlocutore unico per tutte le fasi, dall’audit alla progettazione sino all’installazione on-site. Tutte le soluzioni sono sviluppate e progettate da noi, a ulteriore garanzia per i nostri clienti. Possiamo intervenire con la stessa efficacia su impianti esistenti come su progetti greenfield.

A partire dalle competenze dei due partner, vogliamo offrire una soluzione di respiro globale per la gestione dell’intralogistica in specifici settori industriali.

[Valorizzare le competenze e le risorse, umane e digitali]

Le soluzioni di SacmiCassioli Intralogistics vengono usate per svariati contesti e applicazioni. Come rispondete alle varie esigenze del mercato? Che relazioni avete con il vostro mercato (prima, durante e dopo la vendita) e con quali strumenti?

Oggi il mercato propone sfide sempre più complesse e avanzate. La nostra newco si avvale dei centri di eccellenza di SACMI e Cassioli che, pur rimanendo in background rispetto alla nuova azienda, mettono a disposizione prodotti IoT, robotica, realtà virtuale, algoritmi e strumenti di Intelligenza Artificiale.

Questo significa che siamo attrezzati per dare risposte in una fase molto precoce del progetto, anche con una vera e propria consulenza proattiva. In altre parole, siamo in grado di misurare lo stato di efficienza della logistica di un impianto e proporre azioni migliorative personalizzate. Accompagniamo le fasi di implementazione e collaudo con azioni di training del personale per mettere il cliente nelle condizioni di trarre da subito il massimo vantaggio, riducendo al mimino l’impatto sulle normali attività dell’azienda. Questo processo ha il pregio di ridurre i tempi di proposta dell’offerta, aumentando enormemente la competitività.

La nostra competenza e la nostra efficienza a volte però non bastano. Per muoverci con successo sul mercato, dobbiamo tenere conto anche di un importante aspetto “psicologico”: i nostri potenziali clienti, infatti, sono aziende molto interessate all’incremento di efficienza che potrebbe derivare da tali sistemi, ma sono altrettanto prudenti, per non dire “spaventati”, dell’impatto che una rivoluzione nel modo di gestire la logistica interna potrebbe avere sull’organizzazione della produzione. Le “abitudini” aziendali in termini di organizzazione del ciclo produttivo possono risultare distoniche nei confronti della “rivoluzione” logistica, creando incertezza e opposizione di fronte a cambiamenti radicali, anche nelle maestranze. Ecco perché è così importante la conoscenza dei processi e delle quotidiane esigenze dei clienti, e da questo punto di vista SACMI e Cassioli esprimono un primato globale, con decenni di esperienza, decine di migliaia di soluzioni di vendite, tra cui oltre duemila macchine e sistemi installati solo nell’ultimo anno in tutto il mondo.

In questo contesto, il vero fattore vincente è il sodalizio tra i due know-how che dominano i rispettivi processi progettuali e produttivi e garantiscono al cliente una soluzione calibrata ed efficiente. Ma, oltre ai numeri e ai successi documentati, è il “traino emotivo” costituito dall’affidabilità dei due brand a dissolvere anche le residue incertezze.

Per tutto il post-vendita, poi, possiamo inoltre avvalerci di un network globale di assistenza grazie alle nostre filiali all’estero e a una presenza capillare in tutti i mercati. Senza dimenticare i nuovi tool di assistenza da remoto e i piani di manutenzione preventiva e programmata. Stiamo anche sviluppando gli strumenti della manutenzione predittiva, un campo complesso che però in un prossimo futuro sarà inevitabile e indispensabile.

Tutto è finalizzato a trasmettere vicinanza al cliente e, in una dimensione globale, l’esistenza di sedi all’estero garantisce una presenza e un servizio apprezzati dalla clientela.

È importante la conoscenza dei processi e delle quotidiane esigenze dei clienti.

Sostenibilità e innovazione digitale: la vostra visione e le vostre azioni concrete.

La sostenibilità intesa in senso ampio è in cima all’agenda delle priorità del mercato. Questo perché l’utilizzo di sistemi più efficienti e meno impattanti sull’ambiente si traduce anche in un vantaggio economico: oggi è un fattore di competitività imprescindibile, non solo in Europa dove le normative sono molto stringenti ma in tutto il mondo. L’altro grande driver del mercato è quello della digitalizzazione che, da questo punto di vista, diventa anche e soprattutto una tecnologia abilitante per realizzare impianti e fabbriche più efficienti e quindi più sostenibili.

Riguardo all’intralogistica, ridurre e ottimizzare le movimentazioni, rendere efficiente la logistica di fabbrica sempre più condizionata dalla necessità di gestire lotti limitati, produzioni just-in-time e innumerevoli codici prodotto, significa non solo rendere la fabbrica più competitiva ma anche ridurre la quantità di materie prime necessarie e quindi l’impatto dell’attività produttiva sull’ambiente e sulla comunità.

Per le nostre aziende poi la sostenibilità ha un significato speciale e ben preciso, si tratta di un valore imprescindibile che interpreta il forte legame che abbiamo con i nostri territori, il rispetto del valore della persona e del lavoro, la necessità di salvaguardare il pianeta pensando alle prossime generazioni.

Il legame con il territorio è un tratto distintivo della nostra nuova realtà industriale, non solo in termini di sostenibilità ambientale e sociale. Anche la scelta di rimanere in Italia, per esempio, testimonia il tradizionale radicamento locale sia di Cassioli sia di SACMI, pur nella prospettiva di crescita globale.

Un’impostazione che coinvolge anche il discorso del reperimento delle risorse umane. Cassioli crede nell’importanza di una formazione sempre più di eccellenza e altamente specializzata. Oggi i percorsi scolastici, sia di secondo grado superiore sia universitari, non sempre garantiscono un bagaglio di conoscenze e competenze coerente con l’ingresso nel mondo lavorativo. Si avverte spesso uno scollamento tra la teoria scolastica e la pratica professionale, che viene aggravato poi dalla lunga fase di apprendistato e dalle situazioni di incertezza e precarietà lavorativa. Crediamo invece che si debba formare una classe di lavoratori preparati, pronti a essere protagonisti di fronte alle sfide di oggi e di domani.